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FOBIA DEI BOTTI: come prevenirla o curarla

  • Sara BorderStyle
  • 13 giu 2018
  • Tempo di lettura: 2 min

​In questo post non voglio parlarvi di come gestire la fobia dei botti in previsione del prossimo 31 dicembre, ma di come prevenirla con una corretta socializzazione a monte, nel caso del cucciolo, o di come risolverla una volta per tutte con una corretta desensibilizzazione, nel caso del cane adulto. Per iniziare devo ricordarvi l’importanza dell’attuare una corretta socializzazione del cucciolo fin da subito. Quando prendete un cucciolo, e vi fate seguire da un educatore, assicuratevi che il percorso di addestramento stabilito preveda anche una corretta socializzazione del cane (sin da subito, in quanto il periodo sensibile coincide con i primi 3 mesi di vita del cane, e il cucciolo vi viene ceduto a 2 mesi!) non solo alle persone e agli altri cani, ma anche a tutti quegli stimoli esterni (presenti nell’ambiente che lo circonda) che, appunto se non inseriti fin da subito, potrebbero diventare in futuro (e nella maggior parte dei casi diventano) delle cause di disagio nel cane, fino a sfociare in vere e proprie fobie. Un corretto inserimento tempestivo degli stimoli, quali i rumori, più o meno forti e fastidiosi per il cane (temporali, fuochi d’artificio, bambini che piangono, vetri che si rompono, moto e macchine che passano ecc.), permette al cucciolo di prendere confidenza con essi, di abituarcisi, di conoscerli, e quindi di non temerli. Quando si parla di socializzazione del cucciolo, quindi, il concetto chiave, per ottenere i risultati sperati, è il tempismo: la socializzazione va fatta fin da subito (nei primi 3 mesi di vita il cane deve socializzare con più stimoli possibili). Per chi, invece, si trova a dover affrontare la fobia dei botti con un cane già adulto, il percorso sarà più lungo e faticoso, anche in relazione alle cause che scatenano il disagio (mancata socializzazione, traumi vissuti ecc.), tuttavia, un corretto programma di desensibilizzazione e contro-condizionamento, che rispetti i tempi e la sensibilità del cane, vi faranno sicuramente ottenere ottimi risultati. Anche se sembra ovvio, è doveroso precisare che il cane per nessun motivo deve essere esposto, in qualsiasi frangente della sua vita, a rumori assordanti e troppo ravvicinati, perché questo, visto il suo sviluppato udito, inevitabilmente creerebbe un trauma (con conseguente fobia), tuttavia, un inserimento graduale e controllato farà sì che, in condizioni normali, tali stimoli (rumori) risultino del tutto indifferenti per il cane, che quindi non presenterà alcun sintomo d’ansia, paura o disagio. Inserire correttamente lo stimolo, dunque (sia in fase di socializzazione che di desensibilizzazione), non è banale, occorre esperienza e competenza nella lettura degli eventuali segnali di stress, e questo è uno dei motivi per cui la socializzazione (o la desensibilizzazione nel caso del cane adulto) non va mai attuata in versione fai da te, ma solo con il supporto e la guida di un professionista, altrimenti si rischia di ottenere effetti contrari e disastrosi sul cane. Quindi, se anche voi avete appena portato a casa un cucciolo o anche voi siete alle prese con un cane adulto fobico, che non sopporta i botti, non aspettate il 31/12/2018 per chiedere consigli su come gestire l’ansia del vostro cane, ma piuttosto rivolgetevi a un bravo educatore/rieducatore e sradicate il problema a monte!

SARA BORDERSTYLE


 
 
 

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