PUNIZIONI vs RICOMPENSE: L'ABUSO DEL NO E DELLE PUNIZIONI
- Sara BorderStyle
- 13 giu 2018
- Tempo di lettura: 5 min

Sempre più spesso vedo proprietari (con cuccioli, ma anche cani adulti) che instaurano il loro metodo d'insegnamento e il loro rapporto col cane sul "NO" e sull'uso delle punizioni, addirittura fisiche (con sculaccioni, schiaffi in faccia, urla da collera e chi più ne ha più ne metta). Inizio questo discorso partendo dal presupposto che per far smettere il cucciolo/cane di tenere un determinato comportamento da noi non gradito ci sono due metodi: _La punizione (mi riferisco ovviamente a quella verbale, il famoso "NO", in quanto quella fisica non serve a nulla, tranne in rari casi, e comunque deve essere fatta in un certo modo) ogni qualvolta il cane tiene il comportamento in causa; _Il premio ogni qualvolta il cane anziché tenere il comportamento indesiderato, su nostro stimolo, decide di tenere un comportamento alternativo a noi gradito. Sicuramente il metodo classico delle punizioni e del NO continuo è il più veloce, soprattutto se basato su punizioni fisiche come sculaccioni ecc. Questo perchè il cane teme la punizione (soprattutto se fisica) e in un attimo associa il comportamento da lui tenuto alla punizione (e quindi ad una conseguenza negativa) e smetterà di attuarlo ogni qualvolta sarete presenti perchè sa che altrimenti verrà punito, quindi smette di tenere quel determinato comportamento per paura della punizione e quindi per evitare una conseguenza negativa. I problemi legati all'utilizzo di questo metodo sono molteplici: _L'obiettivo della punizione è far capire al cane che ha sbagliato e che non deve tenere quel determinato comportamento, e il cane manifesta di aver capito con atteggiamenti di sottomissione. Se dopo che il cane si è sottomesso noi continuiamo a sgridarlo o ancora peggio a picchiarlo, non facciamo altro che creare un trauma inutile e addirittura c'è il rischio che il cane sviluppi aggressività da difesa per paura della nostra persistente punizione ai suoi occhi ingiustificata (lui si è già sottomesso e se voi continuate a gridare e a picchiarlo, lui non ha altri mezzi per farvi smettere se non andare in autodifesa e mordervi). L'aggressività da difesa è una delle aggressività più pericolose perchè, in quanto dettata dal sentimento della paura, da luogo ad una reazione e quindi a morsi incontrollati; _Il cane non SCEGLIE di comportarsi in un determinato modo bensì è obbligato a farlo per evitare la punizione, quindi non attua un determinato atteggiamento perchè ha capito che per lui è vantaggioso ma semplicemente per paura della punizione che riceverebbe altrimenti; _Le punizioni causano (in particolare modo sui cuccioli ma anche sugli adulti) traumi (sia fisici che psicologici) che si manifesteranno sotto forma di fobie verso oggetti e persone (il proprietario, convinto di attuare un corretto metodo educativo, soprattutto con il cucciolo, generalmente si accorge della presenza di questi traumi solo con il passare del tempo, di solito quando il cane è già adulto, e ovviamente più tardi se ne accorge e decide di cambiare metodo per risolvere il problema, più difficile sarà togliere le fobie e i traumi instaurati nel cane). La diretta conseguenza è il possibile insorgere di problemi comportamentali tra i quali anche l'aggressività (ogni qual volta si presenta la situazione che il cane ha associato alla punizione); _Il cane non sarà mai totalmente sotto controllo in quanto l'utilizzo delle punizioni fa sì che voi non siate visto come un leader da rispettare e seguire, ma piuttosto una minaccia, perciò il cane sarà obbediente in vostra presenza, ma, appena non sarà sotto il vostro stretto controllo o appena avrà l'alternativa di scappare alla vostra punizione, riadotterà il comportamento indesiderato. Un esempio è dato da tutti quei cani ai quali non è stato insegnato il "vieni" in maniera corretta (con i premi) ma che al contrario sono sempre stati solo sgridati perchè al richiamo non tornano, ed ecco che si vedono proprietari gridare e chiamare il cane a squarciagola mentre il cane se ne va allegramente per gli affari suoi, e al ritorno del cane il proprietario decide di picchiarlo perchè non ascolta i suoi ordini, ed ecco che il cane associa il ritorno verso il proprietario ad una conseguenza negativa (lo schiaffo) e questo fa sì che la prossima volta non torni del tutto (la punizione è un circolo vizioso). _Altra cosa importate da ricordare nell'utilizzo delle punizioni è che il cucciolo non conosce la parola NO, ma impara basandosi sul nostro linguaggio del corpo e sul tono della nostra voce, perciò è importante regolare questi due aspetti mentre si comunica con il cane, e una volta che il cane avrà imparato il significato della parola NO occorre non abusarne altrimenti perderà di significato, sento sempre troppi NO e pochi BRAVO da parte dei proprietari e questo è uno dei principali problemi nella comunicazione. Il metodo d'insegnamento e comunicazione basato sui premi permette al cane di costruire un rapporto positivo con il proprietario che diventa un leader da seguire, il cane sceglierà di seguire le vostre indicazioni e di tenere i comportamenti da voi insegnati (che possono essere utilizzati anche in sostituzione di comportamenti indesiderati: contro condizionamento) perché sa che riceve una ricompensa e sarà felice di assecondarvi. In questo modo voi offrite al cane un comportamento alternativo a quello da voi indesiderato, e offrite a lui una ricompensa se decide di adottarlo al posto dell'altro. Ecco che il cane SCEGLIE di tenere un dato comportamento perchè sa che per lui è vantaggioso e perché ha stima di voi, avete così costruito un corretto rapporto con il vostro cane. In conclusione mentre il metodo del NO e delle punizioni può sembrare più veloce del metodo basato su premi e ricompense, il primo è in realtà inefficace nel lungo termine ed è basato su un rapporto sbagliato con il cane (un rapporto che io definirei inesistente perché si basa solo sulla paura e l'evitazione di punizioni, non sulla stima reciproca). L'unico metodo per instaurare un corretto rapporto con il proprio cane è il secondo, è più lungo e laborioso ma se volete avere un cane felice e sano (sia fisicamente che mentalmente), senza problemi comportamentali, e che abbia costruito con voi un solido rapporto di collaborazione stima e fiducia, non adottate punizioni e NO continui (e inefficaci), ma collaborate con il vostro cane utilizzando il gioco (il gioco è alla base di tutto, sia della salute fisica e mentale del cane, e sia del vostro rapporto con lui, in quanto è la chiave per l'apprendimento e l'addestramento, perciò non smettete mai di fare giocare il vostro cane, e se non gioca stimolatelo a farlo!) e le ricompense, e se non riuscite fatevi aiutare da un esperto, non cedete a metodi che sembrano più semplici e veloci ma che in realtà rovinano il cane e il vostro rapporto con lui.
Un cane addestrato con la punizione può diventare un buon soldato, ma non sarà mai un volontario! SARA BORDERSTYLE
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