LA RUBRICA DEI PROBLEMI COMPORTAMENTALI #8 AGGRESSIVITÀ DA IRRITAZIONE (DA DOLORE)
- Sara BorderStyle
- 20 giu 2018
- Tempo di lettura: 3 min

DI COSA SI TRATTA
È un tipo di aggressività molto frequente che si manifesta quando, per vari motivi, viene superata la soglia di sopportazione del cane.
L’aggressione da irritazione è l’aggressione tipica del cane che presenta uno stato d’animo non sereno (irritabile, nervoso, scontento, infastidito, esasperato, maltrattato, trattenuto o tormentato, ecc.) a causa di diversi possibili fattori quali: dolore (patologie dolorose, ferite, punizioni fisiche ecc.), contenzione fisica (mantenimento non desiderato dal cane del contatto per le carezzare, per la prestazione di cure o le spazzolature ecc.), deprivazione (se il cane rimane a lungo senza cibo o acqua e quindi si trova in una condizione di irritazione dovuta alla fame o alla sete), frustrazione (per esempio se si mostra un gioco o il cibo al cane e poi glielo si rende inaccessibile), manipolazione in un contesto che genera paura (es. veterinario), alterazioni sensoriali (come la riduzione della vista o dell’udito), o infine, stato depressivo o ansioso.
SEQUENZA COMPORTAMENTALE E POSTURA
L’aggressione da irritazione è un’aggressione difensiva generalmente più moderata nell’intensità rispetto all’aggressione da paura.
Questo tipo di aggressione compare sia nei soggetti dominanti che in quelli subordinati, tuttavia la sequenza comportamentale è differente in un caso rispetto all’altro.
Nel soggetto subordinato la fase di minaccia è esitante con postura bassa (corpo appiattito, sguardo sfuggente, orecchie indietro, ringhi sommessi), la morsicatura è rapida e i l cane dopo aver morso si allontana e va a nascondersi schiacciandosi al suolo con aria sottomessa (orecchie appiattite, coda fra le gambe, arti raccolti).
Nel soggetto dominante la minaccia è decisa con postura alta (postura eretta, ringhi, arricciamento delle labbra), il morso è diretto, più deciso e seguito da nuove minacce e la fase di appagamento è raggiunta solo con la fuga del soggetto sconfitto.
In caso di aggressione per dolore, per quanto riguarda la postura tenuta dal cane nella fase di minaccia, occorre ricordare che, in ogni caso, essa è un miscuglio tra il livello di affermazione di sé (dominanza o subordinazione) ma anche del timore del contatto (quindi anche il cane dominante, nonostante la postura tendenzialmente alta, presenterà orecchie abbassate, coda bassa e parte posteriore del corpo abbassata).
Questa forma di aggressione è frequente in caso di manipolazione per cure mediche perché spesso il cane sente dolore.
Questa forma di aggressione, inoltre, si strumentalizza rapidamente: quando il cane riesce ad ottenere la tranquillità desiderata attraverso questo tipo di atteggiamento, il ricorso a tale comportamento diventa più frequente (strumentalizzazione).
L’aggressività da irritazione può essere una risposta al dolore che in alcuni caso può essere considerata appropriata e in altri inappropriata: quando l’aggressività da dolore viene scatenata anche dal un tocco lieve, allora è inappropriata (il morso dovrebbe essere l’ultima risorsa per il cane).
Il cane ferito o dolorante potrebbe ringhiare, tentare di mordere o mordere e, sebbene possa dare prima degli avvertimenti (fase di minaccia), non bisogna fare affidamento su questo, perché se il dolore è particolarmente forte potrebbe attaccare direttamente.
Anche le artriti o le displasie, essendo patologie dolorose per il cane, possono causare tali tipi di aggressioni.
Occorre evidenziare che la sequenza comportamentale, in caso di aggressione per dolore, varia, oltre che in base al livello gerarchico del cane, anche dal livello di anticipazione del contatto (più il cane anticipa il contatto, più veloce sarà l’attacco e meno evidente sarà la fase di minaccia).
Se la persona aggredita sgrida il cane dopo l’aggressione, egli potrebbe sottomettersi o addirittura mettere in atto un’aggressione da paura ancora più violenta.
TRATTAMENTO
Se il cane è displasico o artritico, e quindi a rischio di commettere aggressioni da dolore, è opportuno fare attenzione a come ci si pone fisicamente nei suoi confronti e, soprattutto, occorre fare attenzione alle interazioni degli altri cani, che devono essere sempre controllate, e alle interazioni dei bambini (occorre insegnare ai bambini ad interagire nel modo corretto e non lasciarli mai da soli col cane).
Se il cane ha già manifestato aggressività da irritazione provocata da dolore a causa di altri cani o di bambini, potrebbe successivamente generalizzare e sviluppare aggressività da paura nei confronti appunto degli altri cani o dei bambini.
In questi casi, occorre insegnare al cane a rilassarsi e a tenere comportamenti calmi e appropriati in presenza di tali stimoli (con controcondizionamento e desensibilizzazione => vedi trattamento aggressività da paura).
In generale, l’aggressività da irritazione, qualunque sia il fattore scatenante, va trattata con il controcondizionamento (si insegna gradualmente al cane a tenere, in presenza degli stimoli che scatenano l’aggressione da irritazione, un comportamento alternativo all’aggressione, che verrà premiato).
Nel caso di aggressione da dolore, soprattutto se il cane anticipa il contatto (e quindi riduce la fase di minaccia in quanto aggredisce ancora prima che il contatto fisico avvenga), occorre intervenire con il controcondizionamento al termine della patologia dolorosa o durante la stessa somministrando però all’animale dei farmaci analgesici che riducano il dolore.
SARA BORDERSTYLE
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