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LA RUBRICA DEI PROBLEMI COMPORTAMENTALI #9 AGGRESSIVITÀ DA GIOCO

  • Sara BorderStyle
  • 21 giu 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

DI COSA SI TRATTA

La trasformazione di un gioco in un atto aggressivo non è da sottovalutare.

Le vittime più frequenti di tale tipo di aggressione sono gli adolescenti e i proprietari amanti dei giochi fisici con il cane.

Le motivazioni scatenanti il comportamento aggressivo possono essere diverse.

Una possibile motivazione potrebbe essere legata alla fase di sviluppo (fase adolescenziale) del cane: q uando il cane entra nella fase della maturità sessuale (adolescenza) cambiano i suoi comportamenti. In questa fase dello sviluppo il cane può esprimere improvvisamente (agli occhi dell’umano che è abituato a tempistiche di sviluppo nei bambini molto più lunghe) dei comportamenti nuovi mai tenuti in precedenza: possesso, competitività (soprattutto verso altri cani), difesa del territorio, combattività. La ragione di tale cambiamento sta nel fatto che l’esplosione ormonale fa sì che il cane inizi a confrontarsi fisicamente (combattività) per misurare le forze e capire, tramite le risposte ricevute, qual è il suo posizionamento gerarchico, e il gioco fisico rientra proprio tra quelle azioni che possono essere utilizzate per misurarsi (ed ecco che senza preavviso il gioco si trasforma in uno scontro aggressivo).

Un’altra possibile causa scatenante potrebbe essere collegata a conflitti gerarchici: qualsiasi buon educatore vi dirà che il gioco è uno strumento essenziale per costruire un corretto e solido rapporto con il cane, per educarlo e per confermare ruoli e gerarchie. L’altro lato della medaglia è che se si gioca in modo sbagliato, per esempio facendo giochi fisici con il cane, soprattutto se il cane è dominante, si rischia di incorrere in aggressioni, in quanto le probabilità che il cane accetti di perdere sono minime (e così, tra l’atro, si ottiene il risultato opposto, cioè si conferma una posizione gerarchicamente superiore al cane).

Questo tipo di aggressività quindi, si presenta maggiormente sui cani giovani in fase adolescenziale, tuttavia può manifestarsi anche in cuccioli (o in cani più adulti) che non hanno mai appreso la corretta sequenza del gioco perché magari non sono stati sufficientemente a contatto con madre e fratelli (perché separati precocemente, o perché rimasti orfani, o per mancanza di interazione di gioco normale con altri cani nei canili/rifugi, o ancora perché il proprietario lo ha sempre incitato a giochi violenti, fisici e inappropriati), o il rapporto con madre e fratelli era disturbato per qualche motivo (il cucciolo non ha imparato a giocare correttamente e a dosare la forza nel gioco). In questi casi il cucciolo potrebbe usare ringhi minacciosi anziché giocosi, non dosare la forza, e usare i denti per afferrare mani, gambe e vestiti delle persone (di solito anche quando gioca al tira e molla tenta di prendere mani e braccia).

Concludendo, tale tipo di aggressività può essere causata da una mancanza di definizione nei ruoli e nelle gerarchie del branco familiare e da una gestione sbagliata da parte del proprietario (ad esempio scorretta gestione delle risorse e giochi fisici con il cane).

 

SEQUENZA COMPORTAMENTALE

L’aggressività nel gioco comprende l’abbaiare, il ringhiare o il tentare di mordere durate il gioco. Il cane abbaia, ringhia, tenta di mordere mentre sta giocando con altri cani o altre persone, può cominciare con vocalizzazione giocosa per poi passare ad un ringhio più minaccioso di fronte ad un gioco più violento.

Occorre insegnare al cliente a distinguere il ringhio da gioco con il ringhio aggressivo. Il primo è generalmente di elevata intensità, breve e ripetuto di frequente, mentre i ringhi di minaccia (realmente aggressivi) sono d’intensità più bassa e sono prolungati.

I cambi di tono del ringhio possono non essere sempre presenti (prima dell’aggressione vera e propria) oppure le modificazioni di intensità possono essere talmente veloci da non essere identificabili in tempo.

Alcuni cani segnalano l’incremento dell’aggressività durante il gioco anche in altri modi: sollevamento del pelo sulla schiena, appiattimento delle orecchie, pupille dilatate.

 

TRATTAMENTO

Come si è intuito, l’aggressività da gioco avviene quando c’è un conflitto gerarchico tra cane e proprietario e/o quando il proprietario gioca nel modo sbagliato con il proprio cane e/o quando il cane non ha mai imparato a giocare nel modo corretto.

Un qualsiasi corso di educazione base per cuccioli ha come punto di partenza, tra le altre cose, quello di insegnare al proprietario a gestire e giocare correttamente con il cane (il gioco è uno strumento troppo importante per essere gestito male).

Una delle prime regole è quella di evitare assolutamente il gioco fisico e interagire con il cane solo tramite l’ausilio di un gioco, e anzi, qualora il cane mordesse il proprietario e non il gioco (per esempio le mani o le braccia per prendere il gioco), volontariamente o involontariamente, il proprietario deve immediatamente interrompere il gioco e ignorare il cane, proprio per estinguere tale tipo di comportamento inappropriato.

Se necessario, in alternativa all’indifferenza, per interrompere la sequenza aggressiva del cane iper-eccitato si può utilizzare una pistola ad acqua e successivamente si chiede al cane di tenere un comportamento calmo più appropriato (ad esempio il seduto) per poi premiarlo.

Non bisogna mai correggere il cane con delle punizioni fisiche perché peggiorerebbero la situazione.

Ne segue da sé che il trattamento per tale forma di aggressione è quello di spiegare al cliente (che probabilmente non ha mai seguito un corso di educazione) che il gioco fisico non deve mai essere fatto con il cane, e insegnarli i modi corretti di giocare e interagire con il proprio animale.

Tutti i cani (sia cuccioli che non) dovrebbero essere stimolati al gioco (strumento fondamentale per costruire rapporto e gerarchie) nel modo corretto, cioè senza interazioni fisiche (schiaffeggiamenti vari sul muso, accessibilità del morso a parti del corpo del proprietario, giochi fisici e di lotta) ma sempre con l’intermediazione di un giocattolo (che è l’unica cosa che il cane può mordere).

I giochi violenti e fisici con il cane devono essere sempre evitati.

Altra regola fondamentale per un gioco corretto è che deve essere il proprietario a stabilire quando si inizia e quando si smette di giocare (la gestione dell’interazione ludica deve essere in mano al proprietario) e in entrambi i momenti si chiede al cane di assumere un atteggiamento calmo di deferenza (es. seduto o terra).

Per esempio il “tira e molla”, gioco tipico che si fa con il cucciolo, deve avvenire sempre con l’interposizione di un gioco morbido da mordere per il cane (salsicciotto), e il cane non deve mai mordere il proprietario (in quel caso si interrompe immediatamente il gioco); inoltre, si devono alternare fasi in cui vince il giocattolo il cane e fasi in cui invece il proprietario si fa lasciare il gioco con il comando “lascia”.

 

SARA BORDERSTYLE


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