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LA RUBRICA DEI PROBLEMI COMPORTAMENTALI #10 AGGRESSIVITÀ SUL CIBO

  • Sara BorderStyle
  • 22 giu 2018
  • Tempo di lettura: 4 min

DI COSA SI TRATTA

I cani con aggressività sul cibo reagiscono in modo inappropriato alle persone o agli altri cani ringhiando, sollevando il labbro, saltando addosso e mordendo se avvicinati mentre mangiano, quando gli viene messa o tolta la ciotola col cibo, quando del cibo cade dal tavolo e qualcuno tenta di recuperarlo, o quando gli viene tolto l’osso, il biscotto o qualsiasi altra leccornia concessagli in precedenza.

Generalmente più il cibo è attraente per il cane e più marcata è l’aggressione.

Quando l’aggressività per il cibo è rivolta verso le persone, spesso è associata o preannuncia il rischio per il cane di sviluppare aggressività da dominanza, per questo è importante gestire le risorse nel modo corretto fin da subito.

Alcuni cuccioli che provengono da cucciolate numerose, e che sono stati abituati a mangiare dalla stessa ciotola, possono sviluppare tale forma di aggressività.

In linea generale tale tipo di aggressività in natura sarebbe normale in quanto i componenti del branco si contendono le risorse, compreso il cibo, in relazione al proprio status gerarchico, in quanto sono tutti in competizione fra loro per tali risorse.

Tuttavia, il proprietario, e le persone in generale, non dovrebbero essere percepiti dal cane come concorrenti nel cibo, perché hanno rituali e abitudini alimentari diverse (nella stragrande maggioranza dei casi), o comunque non competono con il cane per il cibo, pertanto, se si presenta tale tipo di aggressività nei loro confronti, probabilmente significa che c’é qualcosa che non va nel rapporto uomo-cane, in particolare nell’identificazione dei ruoli, delle gerarchie e delle differenze di specie (sicuramente assistere al pasto del cane, mettere le mani nella sua ciotola per invogliarlo a mangiare, fingere di mangiare il suo cibo accucciandosi sulla ciotola e disturbarlo mentre mangia, sono tutti atteggiamenti che non aiutano in tal senso, ma anzi creano e aumentano l’errata percezione di antagonismo sentita dal cane nei nostri confronti).

 

TRATTAMENTO

Se il cane è aggressivo in presenza del suo cibo se qualcuno (cane o persona) si avvicina (in particolare se l’aggressività è rivolta ad altri cani), il trattamento migliore è quello di evitare che altri cani del branco o altre persone si avvicinino al cane fin che mangia, in sostanza occorre dar da mangiare al cane in un luogo dove si è sicuri che non sarà disturbato e importunato, in questo modo si evita di peggiorare la situazione attraverso il condizionamento e si evitano le aggressioni.

In particolar modo se si hanno più cani è opportuno farli mangiare separati (magari a distanza o in due stanze diverse) e se si hanno bambini è importante insegnarli a non avvicinarsi al cane finché mangia.

Se si offre al cane un biscotto, una leccornia o un osso, prima di lasciarlo scorrazzare libero per casa bisogna essere sicuri che lo finisca nel luogo tranquillo in cui lo si è posto perché non venga importunato, questo perché spesso i cani tendono a nascondere tali alimenti e questo potrebbe creare aggressioni improvvise nel momento in cui qualcuno si avvicina involontariamente al luogo dove il cane ha nascosto l’oggetto.

Se il cane è aggressivo in presenza del proprio cibo a prescindere, cioè anche se nessuno gli si avvicina, e se è aggressivo nei confronti del proprietario o comunque delle persone (problema nel rapporto instaurato), allora è il caso di applicare delle modificazioni comportamentali: il proprietario deve innanzitutto procedere con una Regressione sociale guidata che rimetta al loro posto i ruoli e le gerarchie all’interno del branco familiare, e poi deve desensibilizzare il cane al comportamento aggressivo.

Inizialmente si insegna al cane a sedersi e a restare per ottenere alcuni pezzettini piccoli di cibo come premio.

Successivamente il percorso richiede di chiedere al cane di sedersi vicino la propria sedia e di restare finché il proprietario si avvicina alla ciotola vuota e gliela riempie con un pugnetto scarso di croccanti (se il cane ringhia o mostra segni di aggressività, il proprietario deve tornare indietro e lasciare il cane senza cibo, salta il pasto, e si riprova la sequenza al pasto successivo finché riesce). Se il cane non ringhia (non dovrebbe farlo in presenza della ciotola vuota), alla fine del primo pugnetto di croccantini gli si chiede di nuovo di sedersi e di restare finché gliene si aggiunge un altro pugnetto (anche in questo caso se il cane ringhia si interrompe la sequenza e si termina il pasto, la volta dopo si riduce la quantità di cibo che si dà gradualmente), e così via (in pratica il pasto viene suddiviso in più porzioni che si concedono al cane gradualmente a patto che stia seduto e attenda senza mostrare segni di aggressività). Se il cane ringhia si dovrebbe ridurre la quantità per porzione concessa. L’importante è non parlare durante la procedura, perché questo potrebbe eccitare il cane o smascherare uno stato di incertezza nel proprietario. Il proprietario non deve mai prendere cibo dalla ciotola ma solo aggiungerne gradualmente e non bisogna mai mettere le mani nella ciotola del cane, soprattutto mentre mangia (c’è una credenza popolare che crede che questo sia il metodo corretto di risolvere la situazione, ma non è così).

Il passo successivo all’acquisizione di un comportamento appropriato da parte del cane durante l’erogazione di cibo in ciotola, è quello di dare da mangiare al cane dalla propria mano, tenendola ferma e aperta (anche in questo caso il cibo non deve mai essere preso dalla ciotola).

Solo quando il proprietario sarà in grado di dare da mangiare al cane con il metodo iniziale della ciotola e con le mani, allora sarà pronto per insegnare gradualmente al cane a lasciare la ciotola, cominciando a utilizzarne una vuota (si inizia mettendo seduto il cane e chiedendogli di restare fin che qualcuno gli toglie la ciotola vuota per restituirgliela piena di cibo).

Ricordiamo che importunare tali cani mentre mangiano è controproducente e pericoloso, inoltre, se il proprietario non si sente sicuro di operare la desensibilizzazione descritta in precedenza, è meglio che eviti di farlo e che continui a dar da mangiare al cane in luoghi appartati senza importunarlo.

 

SARA BORDERSTYLE


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